Come pulire un mobile Shabby

Francesca Isacchi Shabby Lab Founder
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Sono queste le regole da seguire per pulire un mobile shabby senza rovinarlo. Una volta terminato il relook di un mobile, è importante per me indicare ai miei clienti come mantenerlo nel tempo.

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Superfici protette o nude

Per pulire un mobile shabby correttamente prima di tutto è indispensabile toccare la superficie per avere chiara questa distinzione:

  • il mobile ha una consistenza gessosa al tatto, quindi è stato realizzato unicamente con l’utilizzo di vernici gessose. Gli autentici mobili in stile Shabby Chic hanno una consistenza gessosa. In questo caso la superficie è molto opaca, solitamente ruvida, ma può essere anche liscia;
  • il mobile ha una protezione che può essere una cera o un prodotto di finitura che fa perdere opacità al mobile; lo protegge però da graffi e dallo sporco. In questo caso la superficie riflette un po’ di luce, è satinata o lucida e scivolosa al tatto.

Mobili con superfici miste

Un mobile può avere sia delle parti “nude”, prive di protezione, ed altre, invece, caratterizzate da una finitura. Può essere un esempio, il piano di appoggio di un tavolo o di una scrivania, che io proteggo sempre perché esposto a stress e a graffi.

In questo caso, quindi, ogni parte del mobile, a seconda di come è fatta, deve essere pulita in un certo modo. Questo è indispensabile affinché duri nel tempo.

Quando lavoro al restyling di un arredo, chiedo sempre dove sarà posizionato: se andrà, ad esempio, in una cucina o in un bagno, sarà più esposto rispettivamente al grasso, ai fumi e a maggiore umidità. In questo caso il mobile necessita di una protezione. In camera o nello studio, invece, possiamo permetterci più tranquillamente di posizionare un autentico mobile shabby, senza alcuna protezione.

Lo shabby artigianale, a differenza di quello industriale, consente di avere in casa dei mobili fatti ad hoc per la stanza o per l’ambiente in cui si devono posizionare.  Lo shabby artigianale tiene presente anche l’aspetto funzionale del mobile.

Come pulire le superfici gessose

Se la superficie gessosa è ruvida al tatto, è anche molto assorbente. Una volta macchiata, difficilmente ritorna pulita con l’uso di una spugnetta o un panno umido; anzi, l’uso di questi strumenti o di detergenti, può peggiorare le cose e provocare una macchia più grande.

Ci sono due modi per ripulire queste superfici:

  1. carteggiando, con una carta vetrata fine (es. 220, 240,…) talvolta anche media, la parte sporca. Inizia con la carta fine;
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  2. riverniciando la macchia o l’intera area.
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Se con la carteggiatura il problema non si risolve, bisogna riverniciare la macchia o l’intera area interessata. Io fornisco sempre ai miei clienti la vernice con cui ho realizzato il mobile per permettere loro di pulirli.

Se non hai a disposizione la vernice del mobile, prova a cercarla; infatti, se si tratta di un bianco o di un panna, hai molte possibilità di trovarne una identica a quella con cui è stato verniciato. Puoi anche miscelare colori diversi per cercare di ottenere il colore più simile possibile a quello del tuo mobile.

Io comunque raccomando sempre di fare un’attenta valutazione: spesso è preferibile lasciare una piccola macchia sul mobile piuttosto che rischiare di doverlo riverniciare tutto. “Shabby” non significa “logoro, consunto”? Piccole macchie lo rendono più… shabby!

Le superfici gessose, ruvide al tatto, sono le più belle, però sono un po’ più impegnative da gestire e da mantenere.

Per eliminare la polvere, è sufficiente passare sulla superficie un panno morbido che non lasci peli o un piumino.

Se la superficie gessosa è, invece, liscia al tatto, significa che non ha protezione, ma è molto meno assorbente. La sua pulizia risulta più immediata. In questo caso puoi utilizzare, per togliere un’eventuale macchia, un panno, molto ben strizzato, intriso, di acqua e sapone naturale di marsiglia.

Per eliminare la polvere, basta passare anche qui un piumino o un panno morbido che non lasci peli.

Come pulire le superfici protette

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Se il mobile ha una protezione delicata, ad esempio una cera, può essere tranquillamente pulita, in caso di macchie, con acqua e sapone di marsiglia. Consiglio sempre di utilizzare un panno ben strizzato.

Se il mobile è stato protetto con un prodotto molto forte, il mobile può essere pulito anche con sgrassatori.

Il relooker informa sempre sul tipo di finitura del mobile e come pulire un mobile shabby, ecco un altro vantaggio dello shabby artigianale!

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2 commenti su “Come pulire un mobile Shabby”

  1. Per sbaglio ho lasciato sul mio mobile shabby un bicchiere con dentro una candela accesa. Risultato: un alone circolare un po’ scuro causato dal calore. Cosa mi consigli? Mi basta carteggiare per farlo andare via?

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    • Ciao!
      Il discorso non è proprio semplice.
      La carteggiatura potrebbe essere una soluzione se non è presente una vernice trasparente di protezione. Se, infatti, c’è una vernice protettiva, carteggiando, la toglieresti e si vedrebbe la differenza con il resto del mobile. Disponi eventualmente della vernice protettiva con cui è stato realizzato il mobile?

      Se il mobile è di fattura industriale è più difficile recuperarne l’integrità.

      Il mobile di che colore è?

      Se non c’è protezione, prova a carteggiare con una carta vetrata abbastanza fine ( ad es. 240) in una zona invisibile del mobile per vedere se la carteggiatura causa uno stacco di colore con il resto del mobile.
      Eventualmente disponi della pittura per ripassare l’area rovinata?

      Anche perché non sappiamo quanto la macchia sia profonda, quindi potrebbe essere sufficiente una carteggiatura superficiale oppure essere necessaria una carteggiatura piú profonda!

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